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ConosciAmoli - Scrittori contemporanei: Nadir Malizia

Nadir, disabile dalla nascita, ha quasi 39 anni quando pubblica il suo libro VITA SU QUATTRO RUOTE, mettendosi a nudo fino a trasferire la sua anima tra le righe.

Lo fa non per farsi commiserare, né per protagonismo, anzi è piuttosto riservato ma ha deciso di far conoscere la sua storia per aiutare gli altri e ha messo da parte la sua timidezza sia quando è stato intervistato da testate giornalistiche sia con questo video.


Molti si chiudono in se stessi, non è facile vivere in una società che non aiuta, che emargina chi convive con la disabilità e che non favorisce l’integrazione. Questo e altro lo può spiegare bene Nadir nel suo libro, portando per mano il lettore in un mondo diverso, perché diverso lo vuole la stessa società. Per lui la disabilità è naturale sin dalla nascita, in fondo ognuno è diverso, eppure ci sono cose che chi è disabile non può fare, e questo non per mancanza di volontà, basti pensare alle barriere architettoniche create dall’uomo.


Originario di Cremona, città natale di Stradivari e dei violini, per metà friulano da parte paterna, meridionale, esattamente dalla Puglia, da parte del nonno paterno, ha anche origini rumene perché la bisnonna paterna era rumena. Insomma una mescolanza di usi, costumi e tradizioni, come ci confida Nadir.


Laureato nel 2010 in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Udine, specializzando (gli ultimi due anni) in Diritto comunitario e Diritto Internazionale dell'UE, dopo aver terminato gli studi 5 anni fa, ha preso la decisione di trasferirsi nelle Marche da amici.




È sempre stato una persona tenace; i primi interventi, le prime sfide con il mondo e con la società stessa che lo faceva sentire un diverso, lo hanno fatto crescere con la consapevolezza di se stesso e di chi era e non di chi la società voleva che fosse. Da qui la sua forza: ha fatto sì che la carrozzina fosse il suo punto di forza, facendo emergere la sua forza di volontà, la sua tenacia nel riuscire in ogni cosa, la sua positività ma soprattutto la sua sensibilità e intelligenza (che non è poco).

“Non potevo camminare ma avevo una testa pensante che, se usata nel modo giusto, sentivo che poteva dare degli ottimi risultati. Non mi sono fatto mai mancare niente dalla vita. Ho fatto anche vari sport tra cui nuoto ed equitazione, ho studiato pianoforte, teatro (mia grande passione) e molto altro grazie anche ai miei genitori” ci confida Nadir.


Trovare lavoro non è per niente facile, lo sa bene Nadir, anche se ha una laurea e conosce due lingue straniere e aggiunge: “Non potevo stare senza far niente: ed ecco qui che è riemersa la mia passione per la scrittura che ho sempre avuto ma che per un po' si era assopita. All'inizio non pensavo di pubblicare nulla anche perché per me scrivere era un passatempo piacevole in cui potevo esprimere nelle pagine di un diario le mie emozioni, stati d'animo e altro ancora quando ero adolescente. Un mondo soltanto mio dove nessuno poteva entrare. Gli anni passano ma la passione di scrivere rimane, fino a quando il 4 dicembre 2014 ho firmato il contratto per una casa editrice: Edizioni C'era una volta, del Gruppo C1V Edizioni. Non ci potevo credere. Il mio manoscritto dal titolo “Vita su quattro ruote” stava per diventare un libro e che da quel momento poteva essere comprato e letto da tutti. Chi l'avrebbe detto che sarei riuscito a pubblicare un libro scritto da me? Ma è successo, il sogno stava per diventare realtà. Il mio editore Cinzia Tocci e il suo braccio destro Federica Barbarossa che si occupa della Direzione Editoriale e contatta gli autori personalmente, seguendoli passo dopo passo fino alla pubblicazione, hanno creduto in me e nel mio manoscritto vedendo del potenziale, ma soprattutto un libro da far conoscere e leggere ai lettori. E da qui inizia il meraviglioso “viaggio a V” con loro (questo il motto della casa editrice) e devo dire la verità: è una sensazione bellissima, specialmente quando vedi i riscontri positivi dei media e dei lettori, come è bellissimo essere presi per mano come ha fatto la mia casa editrice, che gioisce con te dei traguardi raggiunti. Io anche se sono solo all'inizio del mio cammino, di risultati inattesi ne ho già raggiunti e spero di raggiungerne altri, magari di portare il libro nelle scuole, università, nelle case dei lettori e ovunque la mia testimonianza possa essere d'aiuto”.


Il suo libro VITA SU QUATTRO RUOTE è stato già apprezzato da molti lettori e diversi commenti riferiscono come sia utile e bello. Non deve essere stato per niente facile, ma c'è riuscito, non solo a trasferire tutto se stesso nelle sue pagine ma anche ad essere di aiuto. E chissà che la sua testimonianza non arrivi ai tavoli che potrebbero abbattere le barriere archiettoniche e attuare quanto altro è necessario per una vera integrazione e assistenza a chi è disabile.

Qui una delle interviste rilasciate ai media, in cui sfata alcuni stereotipi sulla disabilità (cliccando si accede alla versione in italiano)



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